In etichetta devono essere riportate le informazioni richieste dall’art.15 del Reg. CE 1935/04: la dicitura per alimenti o il simbolo, le istruzioni per un uso sicuro, i dati del fabbricante, del trasformatore o del distributore.
Come vengono etichettati i MOCA
Come vengono etichettati i MOCA? Quello dell’informazione che deve giungere all’utilizzatore finale è uno degli aspetti fondamentali che i produttori di MOCA devono affrontare. Gli operatori economici di questo settore, infatti, sono tenuti ad adempiere a numerose normative.
Il mondo dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti è senza dubbio tanto interessante quanto complicato da comprendere, con la notevole mole di testi normativi che lo regolamentano.
Come abbiamo già visto in altri articoli del blog, gli oneri degli operatori del settore MOCA sono diversi e includono:
- l’emissione della dichiarazione di conformità,
- la predisposizione di sistemi e procedure che permettano di garantire la rintracciabilità,
- l’apposizione in etichetta di tutte le informazioni previste dall’ex art. 15 del Reg. CE 1935/04.
Proprio quest’ultimo punto è l’aspetto su cui ci focalizzeremo nel post di oggi.
Un MOCA è un materiale o un oggetto che deve essere prodotto conformemente alle buone pratiche di fabbricazione e, nelle condizioni d’impiego normale, non deve trasferire agli alimenti componenti tali da:
costituire un pericolo per la salute, comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari, causare un deterioramento delle caratteristiche sensoriali degli alimenti stessi.
Ma concentriamoci adesso sul tema di questo articolo, cioè come vegono etichettati i MOCA.
Come abbiamo anticipato, l’etichettatura deve avvenire secondo le disposizioni dell’art. 15 del regolamento quadro (il 1935/04), pertanto, è necessario che siano presenti:
- la dicitura “per contatto con i prodotti alimentari” o un’indicazione specifica relativa al loro impiego, o ancora la presenza del simbolo “per alimenti”
- se del caso, speciali istruzioni da seguire per garantire un impiego sicuro,
- il nome o la ragione sociale e l’indirizzo o la sede legale del fabbricante, del trasformatore o del distributore.
Se sei un operatore del settore e vuoi saperne di più o hai bisogno di assistenza, contattaci 🙂
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.