Gli infestanti rappresentano una delle principali minacce per le aziende alimentari, in quanto possono compromettere la sicurezza alimentare, la qualità dei prodotti e la reputazione aziendale. La gestione e il monitoraggio degli infestanti sono pertanto fondamentali per garantire ambienti sicuri e conformi alle normative igienico-sanitarie.
Gestire autonomamente il monitoraggio infestanti in azienda
Gestire autonomamente il monitoraggio infestanti in azienda
Gestire autonomamente il monitoraggio infestanti in azienda: si tratta di un aspetto gestionale importantissimo per un responsabile di un’azienda alimentare.
Infatti, gli infestanti rappresentano una delle principali minacce per le aziende alimentari, in quanto possono compromettere la sicurezza alimentare, la qualità dei prodotti e la reputazione aziendale. La gestione e il monitoraggio degli infestanti sono pertanto fondamentali per garantire ambienti sicuri e conformi alle normative igienico-sanitarie.
In questo articolo esploreremo cosa si intende per infestanti, i principali tipi che possono interessare le aziende alimentari, l’importanza del monitoraggio infestanti come prerequisito per l’autocontrollo HACCP e come gestire autonomamente questo aspetto in modo efficace.
Cosa sono gli infestanti?
Gli infestanti sono organismi animali, quali insetti, roditori o volatili, che possono infestare gli ambienti aziendali, compromettendo la salubrità degli alimenti e la sicurezza delle lavorazioni. La loro presenza è spesso associata a carenze igieniche o a condizioni ambientali favorevoli alla loro proliferazione.
I principali infestanti che interessano le aziende alimentari includono:
1. Insetti volanti
Gli insetti volanti (le mosche, ad esempio) sono tra i più comuni infestanti in ambito alimentare. Possono contaminare gli alimenti trasportando microorganismi patogeni da superfici o rifiuti contaminati. Tra gli insetti volanti più problematici ricordiamo i ditteri, i lepidotteri e i coleotteri.
- Lepidotteri: ricordiamo, ad esempio, la tignola grigia della farina (Ephestia kuehniella)
- Coleotteri: ricordiamo, ad esempio, la dorifera della patata (Leptinotarsa decemlineata).
- Ditteri: ricordiamo, ad esempio, la Musca domestica.
2. Insetti striscianti
Gli insetti striscianti, come blatte e formiche, rappresentano un rischio significativo per la sicurezza alimentare. Tendono a infestare cucine, magazzini e altre aree dove trovano cibo e rifugi.
- Blatte (es. Blattella germanica, Periplaneta americana)
- Formiche (es. Lasius niger, Monomorium pharaonis)
3. Uccelli e volatili in genere
Volatili come piccioni, gabbiani e storni possono infestare tetti, magazzini e altre aree aperte dell’azienda. Le loro deiezioni possono contaminare le superfici e gli alimenti, oltre a rappresentare un rischio per la salute umana.
4. Roditori
Topi e ratti sono tra gli infestanti più pericolosi per le aziende alimentari. Possono danneggiare le strutture, contaminare gli alimenti con feci e urine, e trasmettere gravi malattie come la leptospirosi e la salmonellosi.
- Topo domestico (Mus musculus)
- Ratto grigio (Rattus norvegicus)
- Ratto nero (Rattus rattus)
Monitoraggio infestanti: un prerequisito nell’HACCP
Il monitoraggio degli infestanti è considerato un prerequisito essenziale nell’autocontrollo basato sul sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Questo significa che il gestore dell’azienda alimentare (OSA, Operatore del Settore Alimentare) è obbligato a garantire che la presenza di infestanti sia sotto controllo per prevenire rischi per la sicurezza alimentare.
Un monitoraggio efficace si basa su due pilastri fondamentali:
1. Prevenzione
Gestire autonomamente il monitoraggio infestanti in azienda richiede come prima cosa la prevenzione che costituisce la prima linea di difesa contro gli infestanti. Tra le misure preventive più importanti:
- Barriere fisiche: installare zanzariere e barriere antinsetti su porte e finestre per impedire l’accesso agli infestanti volanti.
- Stoccaggio ordinato dei rifiuti: utilizzare contenitori chiusi per i rifiuti e svuotarli frequentemente per evitare di attirare insetti e roditori.
- Igiene degli ambienti: mantenere puliti i locali aziendali, rimuovendo residui di cibo e accumuli di polvere o sporcizia che possono favorire la proliferazione degli infestanti.
- Manutenzione strutturale:sigillare crepe, fessure o altri punti di accesso per impedire l’ingresso di roditori o insetti striscianti.
2. Monitoraggio attivo
Il monitoraggio degli infestanti consiste nell’osservazione e ispezione quotidiana dei locali per rilevare tempestivamente eventuali segnali di infestazione. Questo può includere:
- Controllo visivo di segni di infestazione, come tracce di escrementi, materiali rosicchiati o presenza di insetti vivi o morti.
- Posizionamento di trappole monitoranti nei punti critici, come angoli bui, aree di stoccaggio e vicino ai contenitori dei rifiuti.
- Registrazione di esiti non conformi delle ispezioni per tenere traccia delle condizioni nel tempo e facilitare eventuali interventi correttivi.
Strumenti per il monitoraggio autonomo
Sebbene esistano aziende specializzate che offrono servizi di pest control, l’OSA può adottare misure autonome per il monitoraggio infestanti e rivolgersi a una ditta del settore in caso di necessità, per risolvere un problema conclamato. Tra gli strumenti più comuni ricordiamo:
- Trappole per roditori: posizionare trappole meccaniche o a colla in aree a rischio per rilevare la presenza di topi o ratti.
- Trappole luminose per insetti volanti: utilizzare dispositivi che attraggono e catturano gli insetti con luce UV.
- Trappole adesive per insetti striscianti: ideali per monitorare la presenza di blatte o formiche in ambienti chiusi.
- Repellenti e dissuasori per volatili: installare reti, spuntoni o dispositivi sonori per tenere lontani uccelli da tetti e magazzini.
Interventi in caso di infestazione
Se durante il monitoraggio vengono rilevati segnali di infestazione, è fondamentale intervenire tempestivamente per evitare che la situazione peggiori. I passi da seguire includono:
- Identificazione del problema: determinare quale tipo di infestante è presente e valutare l’entità dell’infestazione (valutando, ad esempio, il numero totale di insetti rilavti).
- Eliminazione delle cause: rimuovere le fonti di cibo, acqua e rifugio che possono aver favorito l’infestazione.
- Interventi mirati: utilizzare prodotti specifici, come insetticidi o rodenticidi, seguendo le normative vigenti per evitare contaminazioni alimentari.
- Consultazione di esperti: in caso di infestazioni gravi, affidarsi a un’azienda specializzata per un intervento professionale.
Conclusioni
La gestione autonoma del monitoraggio infestanti è una pratica indispensabile per garantire la sicurezza alimentare e la conformità alle normative igienico-sanitarie. Attraverso una combinazione di prevenzione, ispezioni regolari e interventi tempestivi, l’OSA può mantenere sotto controllo il rischio di infestazioni e proteggere i propri prodotti e clienti.
Sebbene le misure autonome possano essere efficaci, è importante riconoscere i limiti delle proprie capacità e rivolgersi a professionisti quando necessario. Investire nel monitoraggio infestanti non solo contribuisce al rispetto delle normative HACCP, ma rappresenta anche un valore aggiunto per la qualità e la reputazione dell’azienda alimentare.
Se vuoi saperne di più o hai bisogno di implementare procedure specifiche di gestione degli infestanti, contattaci con il form:
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.