Il Reg. CE 853/04 è specifico per gli alimenti di origine animale e descrive i vari adempimenti a cui devono attenersi le aziende di produzione di questa specifica tipologia di prodotti alimentari.
Che cos’è il bollo CE ai sensi del Reg. CE 853/04?
Che cos’è il Bollo CE ai sensi del Regolamento CE 853/2004?
Nel settore agroalimentare europeo, il Bollo CE è un elemento fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e la conformità alle normative vigenti. Introdotto dal Regolamento CE 853/2004, il bollo attesta che un determinato stabilimento è autorizzato a operare nella produzione e trasformazione di alimenti di origine animale, in conformità con gli standard di sicurezza e igiene stabiliti a livello comunitario.
L’allegato III del Regolamento CE 853 stabilisce le norme specifiche per ciascuna categoria di prodotto. Sono soggetti a bollo CE le attività generali di deposito frigorifero e di impianti di riconfezionamento, i macelli e i laboratori di sezionamento (carni di ungulati domestici, pollame e lagomorfi, selvaggina allevata, selvaggina cacciata), carni macinate, prodotti a base di carne.
Rientrano tra le attività soggette a bollo CE anche quelle che trattano molluschi bivalvi vivi (centri di depurazione, spedizione), prodotti della pesca (navi, stabilimenti di prodotti freschi, macellazione animali acquacoltura, impianti di trasformazione, mercati ittici, impianti prodotti della pesca separati meccanicamente), latte e prodotti a base di latte (centri di raccolta, stabilimenti di trattamento termico, impianto di stagionatura, stabilimento di trasformazione), uova e ovoprodotti (centri di imballaggio, stabilimento di produzione di uova liquide, trasformazione), altri alimenti di origine animale.
Cos’è il Regolamento CE 853/2004?
Questo regolamento è uno dei pilastri del “Pacchetto Igiene”, un insieme di norme che disciplina la sicurezza alimentare nell’Unione Europea. Nello specifico, il Regolamento CE 853/2004 stabilisce requisiti specifici per gli alimenti di origine animale, complementari a quelli generali definiti dal Regolamento CE 852/2004.
Tra gli obiettivi principali ricordiamo:
- Garantire elevati standard igienico-sanitari.
- Assicurare la tracciabilità lungo la filiera produttiva.
- Favorire la libera circolazione dei prodotti alimentari all’interno del mercato unico europeo.
Che cos’è il Bollo CE?
Il Bollo CE è un simbolo visivo obbligatorio che deve essere apposto sui prodotti di origine animale (o sul relativo imballaggio) e contiene informazioni fondamentali:
- Il numero di riconoscimento dello stabilimento: un codice univoco che identifica l’impianto autorizzato.
- La sigla del paese di origine: ad esempio, “IT” per l’Italia.
- La dicitura CE: che certifica la conformità alle normative europee.
Ad esempio, un Bollo CE italiano potrebbe apparire così:
IT 1234 CE
Gli impianti che non sono soggetti a riconoscimento, invece, sono:
- il commercio al dettaglio di alimenti di origine animale, anche su aree pubbliche o con altre modalità di vendita itinerante,
- la fornitura di alimenti di origine animale da un esercizio di commercio al dettaglio ad un altro esercizio di commercio al dettaglio a livello locale (cioè il territorio della Provincia in cui ha sede l’esercizio al dettaglio e quello delle Province confinanti), purché l’attività sia marginale (cioè non rappresenti l’attività prevalente dell’impresa alimentare in termini di volumi),
- la macellazione fino a 10.000 capi di pollame o 7.500 conigli all’anno effettuata presso una struttura annessa all’allevamento di origine degli animali e finalizzata alla vendita diretta al consumatore,
- i depositi frigoriferi che commercializzano esclusivamente prodotti alimentari di origine animale confezionati e imballati all’origine a condizione che non siano destinati ad altri Stati Membri della UE o all’esportazione verso Paesi Terzi,
- la cessione diretta di carni di selvaggina selvatica cacciata dal cacciatore al consumatore finale o a un esercizio di commercio al dettaglio che fornisce direttamente il consumatore finale (max 1 capo di selvaggina grossa/anno, oppure 100 capi di selvaggina piccola/anno).
Requisiti per ottenere il Bollo CE
Per ottenere il riconoscimento e il diritto di apporre il Bollo CE, uno stabilimento deve rispettare rigorosi requisiti in materia di:
- Strutture e attrezzature (es. superfici facilmente pulibili, sistemi di refrigerazione, caratteristiche strutturali e organizzative),
- procedure operative (es. gestione del rischio di contaminazione, programma dei prerequisiti o PRP, gestione dei CCP, ecc.),
- formazione del personale,
- controlli ufficiali da parte delle autorità competenti (l’ottenimento del bollo CE è subordinato al superamento di un audit da parte delle Autorità).
Solo dopo un’ispezione ufficiale da parte degli enti preposti, lo stabilimento riceve l’autorizzazione.
Il riconoscimento è in sostanza un’autorizzazione sanitaria ed è rilasciato, previo sopralluogo di verifica, da parte del Dipartimento Veterinario e sicurezza degli alimenti di origine animale dellAutorità territorialmente competente.
Importanza del Bollo CE
Il Bollo CE è molto più di una formalità burocratica: è una garanzia per i consumatori e gli operatori della filiera. La sua presenza certifica che il prodotto è stato preparato, trattato e distribuito in conformità con i più alti standard di sicurezza alimentare, riducendo il rischio di contaminazioni e promuovendo la fiducia nel sistema alimentare europeo.
Conclusioni
Conoscere il significato e il ruolo del Bollo CE è essenziale per tutti i professionisti del settore agroalimentare. La conformità alle normative comunitarie non solo garantisce l’accesso al mercato unico europeo, ma è anche un impegno concreto verso la tutela della salute pubblica e il rispetto delle aspettative dei consumatori.
Se sei un operatore del settore alimentare e hai bisogno di assistenza nell’adeguare la tua azienda a quanto previsto dalle specifiche normative di settore, contattaci con il form sottostante 🙂
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.