Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico?

Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico? Quali sono le caratteristiche e le indicazioni d’uso previste? Scopriamolo insieme in questo articolo.

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Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico?

La differenza tra prebiotici e probiotici è legata alla loro natura e al ruolo che svolgono per la salute dell’intestino:

  1. Probiotici: sono microrganismi vivi, principalmente batteri benefici (come i lattobacilli e i bifidobatteri) o lieviti, che, se assunti in quantità adeguate, conferiscono un beneficio alla salute, in particolare migliorando l’equilibrio del microbiota intestinale. I probiotici possono essere trovati in alimenti fermentati (come yogurt, kefir, crauti) o sotto forma di integratori.
  2. Prebiotici: sono sostanze non digeribili, tipicamente fibre presenti in certi alimenti (come cipolle, aglio, banane, cicoria), che favoriscono la crescita e l’attività di specifici batteri benefici già presenti nell’intestino, fungendo da nutrimento per i probiotici.

Probiotici e prebiotici: caratteristiche e indicazioni d’uso

Come riportato in un documento linea guida del Ministero della Salute, i microrganismi che possono essere impiegati negli alimenti e negli integratori alimentari (probiotici) devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere usati tradizionalmente per integrare la microflora (microbiota) intestinale dell’uomo;
  • essere considerati sicuri per l’impiego nell’uomo. A tal proposito, si vedano i criteri definiti dall’EFSA sullo status di “QPS” (“Presunzione Qualificata di Sicurezza”). In ogni caso i microrganismi usati per la produzione di alimenti non devono essere portatori di antibiotico-resistenza acquisita e/o trasmissibile;
  • essere attivi a livello intestinale in quantità tale da moltiplicarsi in tale sede.

L’indicazione d’uso che può essere riportata è:

“Favorisce l’equilibrio della flora intestinale”

Un prebiotico è un costituente degli alimenti non vitale che conferisce un beneficio alla salute mediante una modulazione del microbiota.

Le sostanze impiegate come prebiotici devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere sicure per l’uomo sulla base di un uso tradizionale per cui non si tratta di novel food ai sensi del Regolamento (UE) 2015/2283;
  • essere presenti sulle quantità di assunzione giornaliera in quantità plausibili per svolgere un effetto “prebiotico” secondo le evidenze scientifiche disponibili.

Tra i costituenti impiegabili come prebiotici si riportano ad esempio l’inulina, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i galatto-oligosaccaridi (GOS).

Anche nel caso dei prebiotici, l’indicazione d’uso che può essere riportata è:

“Favorisce l’equilibrio della flora intestinale”

In sintesi:

  • Probiotici = batteri buoni vivi.
  • Prebiotici = cibo per i batteri buoni.

Entrambi collaborano per mantenere l’equilibrio e il benessere del microbiota intestinale.

Il microbiota intestinale è l’insieme di microrganismi (batteri, virus, funghi e protozoi) che vivono nell’intestino, in particolare nel colon. Questi microrganismi convivono in equilibrio con il nostro corpo e svolgono un ruolo fondamentale per la salute.

Funzioni del microbiota intestinale:

  1. Digestione: Aiuta a degradare fibre e altri nutrienti che l’intestino umano non può digerire autonomamente, producendo sostanze utili come acidi grassi a catena corta.
  2. Sistema immunitario: Il microbiota stimola il sistema immunitario, contribuendo alla protezione da patogeni e riducendo il rischio di infezioni.
  3. Produzione di vitamine: Alcuni batteri del microbiota producono vitamine, come la vitamina K e alcune del gruppo B.
  4. Equilibrio metabolico: Influisce sulla regolazione del metabolismo, modulando il peso corporeo e la gestione dell’energia.
  5. Protezione: Forma una barriera contro microrganismi dannosi, prevenendo la colonizzazione di batteri patogeni.

Differenza tra microbiota e microbioma:

  • Il microbiota si riferisce ai microrganismi stessi.
  • Il microbioma include non solo i microrganismi, ma anche il loro materiale genetico e l’ambiente in cui interagiscono.

Un microbiota intestinale sano è fondamentale per il benessere generale, e il suo equilibrio può essere influenzato dalla dieta, dall’uso di antibiotici, dallo stress e da altri fattori.

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