Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico? Quali sono le caratteristiche e le indicazioni d’uso previste? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico?
Che differenza c’è tra probiotico e prebiotico?
La differenza tra prebiotici e probiotici è legata alla loro natura e al ruolo che svolgono per la salute dell’intestino:
- Probiotici: sono microrganismi vivi, principalmente batteri benefici (come i lattobacilli e i bifidobatteri) o lieviti, che, se assunti in quantità adeguate, conferiscono un beneficio alla salute, in particolare migliorando l’equilibrio del microbiota intestinale. I probiotici possono essere trovati in alimenti fermentati (come yogurt, kefir, crauti) o sotto forma di integratori.
- Prebiotici: sono sostanze non digeribili, tipicamente fibre presenti in certi alimenti (come cipolle, aglio, banane, cicoria), che favoriscono la crescita e l’attività di specifici batteri benefici già presenti nell’intestino, fungendo da nutrimento per i probiotici.
Probiotici e prebiotici: caratteristiche e indicazioni d’uso
Come riportato in un documento linea guida del Ministero della Salute, i microrganismi che possono essere impiegati negli alimenti e negli integratori alimentari (probiotici) devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere usati tradizionalmente per integrare la microflora (microbiota) intestinale dell’uomo;
- essere considerati sicuri per l’impiego nell’uomo. A tal proposito, si vedano i criteri definiti dall’EFSA sullo status di “QPS” (“Presunzione Qualificata di Sicurezza”). In ogni caso i microrganismi usati per la produzione di alimenti non devono essere portatori di antibiotico-resistenza acquisita e/o trasmissibile;
- essere attivi a livello intestinale in quantità tale da moltiplicarsi in tale sede.
L’indicazione d’uso che può essere riportata è:
“Favorisce l’equilibrio della flora intestinale”
Un prebiotico è un costituente degli alimenti non vitale che conferisce un beneficio alla salute mediante una modulazione del microbiota.
Le sostanze impiegate come prebiotici devono soddisfare i seguenti requisiti:
- essere sicure per l’uomo sulla base di un uso tradizionale per cui non si tratta di novel food ai sensi del Regolamento (UE) 2015/2283;
- essere presenti sulle quantità di assunzione giornaliera in quantità plausibili per svolgere un effetto “prebiotico” secondo le evidenze scientifiche disponibili.
Tra i costituenti impiegabili come prebiotici si riportano ad esempio l’inulina, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i galatto-oligosaccaridi (GOS).
Anche nel caso dei prebiotici, l’indicazione d’uso che può essere riportata è:
“Favorisce l’equilibrio della flora intestinale”
In sintesi:
- Probiotici = batteri buoni vivi.
- Prebiotici = cibo per i batteri buoni.
Entrambi collaborano per mantenere l’equilibrio e il benessere del microbiota intestinale.
Il microbiota intestinale è l’insieme di microrganismi (batteri, virus, funghi e protozoi) che vivono nell’intestino, in particolare nel colon. Questi microrganismi convivono in equilibrio con il nostro corpo e svolgono un ruolo fondamentale per la salute.
Funzioni del microbiota intestinale:
- Digestione: Aiuta a degradare fibre e altri nutrienti che l’intestino umano non può digerire autonomamente, producendo sostanze utili come acidi grassi a catena corta.
- Sistema immunitario: Il microbiota stimola il sistema immunitario, contribuendo alla protezione da patogeni e riducendo il rischio di infezioni.
- Produzione di vitamine: Alcuni batteri del microbiota producono vitamine, come la vitamina K e alcune del gruppo B.
- Equilibrio metabolico: Influisce sulla regolazione del metabolismo, modulando il peso corporeo e la gestione dell’energia.
- Protezione: Forma una barriera contro microrganismi dannosi, prevenendo la colonizzazione di batteri patogeni.
Differenza tra microbiota e microbioma:
- Il microbiota si riferisce ai microrganismi stessi.
- Il microbioma include non solo i microrganismi, ma anche il loro materiale genetico e l’ambiente in cui interagiscono.
Un microbiota intestinale sano è fondamentale per il benessere generale, e il suo equilibrio può essere influenzato dalla dieta, dall’uso di antibiotici, dallo stress e da altri fattori.
Se ti interessano i temi legati alla nutrizione e alla sicurezza alimentare iscriviti alla newsletter! 🙂
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.