Come gestire il latte materno all’asilo nido

Come gestire il latte materno all’asilo nido

Incoraggiare l’allattamento materno al nido: una priorità.

Il latte materno fornisce tutti i nutrienti di cui il lattante ha bisogno nei primi sei mesi di vita. L’UNIcef e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) individuano nell’allattamento al seno una vera e propria misura di salute pubblica.

Secondo una stima di UNICEF e OMS, infatti, grazie all’allattamento al seno fino ai sei mesi di vita avremmo 1,5 milioni di morti in meno dovuti a malattie e malnutrizione.

Il latte materno è un alimento perfetto, non paragonabile a qualsiasi formula artificiale, e contiene i nutrienti necessari per una crescita ideale del neonato.

Tutte le madri hanno il diritto ad essere incoraggiate e a ricevere il sostegno necessario da parte della famiglia ma anche del contesto e della comunità di appartenenza.

Per questo motivo, quando la famiglia ha la necessità di inserire il bimbo in asilo nido la direzione ha il dovere di informare sulla possibilità di continuare l’allattamento al seno anche dopo l’inserimento.

Se sei un responsabile, o proprio il titolare, e ti stai domandando come gestire il latte materno all’asilo nido in questo articolo ti forniremo delle indicazioni pratiche da condividere con la famiglia da una parte e con i tuoi operatori dall’altra.

Le indicazioni per la mamma

• Prima di tirare il latte lavare con attenzione le mani e il seno, sciacquare e asciugare con carta monouso
• raccogliere il latte in un contenitore con apposito tappo/coperchio (il tutto deve essere stato precedentemente sanificato)
• terminata la raccolta per un pasto, chiudere il contenitore, passarlo sotto acqua corrente fredda, asciugare e apporre l’etichetta con la data di estrazione
• conservare in frigorifero o in congelatore (a max +4°C per 3 giorni, a -15°C per 2 settimane, a -18°C per 3 mesi, a -20°C per 6 mesi)
• se previsto lo scongelamento, trasferire in frigorifero il biberon considerando il tempo necessario (il latte deve arrivare al nido già scongelato)
• al momento di preparare i biberon da consegnare apporre un’etichetta a tappo e contenitore in modo che sia applicata come una sorta di “sigillo di garanzia”
• l’etichetta deve riportare cognome e nome del bambino e la data di utilizzo
• insieme ai biberon consegnare un numero pari di tettarelle per la somministrazione
• trasportare il latte in borsa termica con un numero idoneo di piastre refrigeranti.

Le indicazioni per gli operatori del nido

• Verificare il corretto trasporto del latte: deve avvenire in borsa termica e piastre refrigeranti
• il latte deve essere consegnato in confezione chiusa e contrassegnata con nome e cognome del bambino e data di utilizzo del latte
• verificare che il latte sia sufficiente per la giornata e che sia già scongelato
• trasferire il latte in frigorifero a max +4°C fino al momento della somministrazione
• prima di preparare la bottiglia, verificare l’integrità dell’etichetta apposta dalla mamma (quella sorta di “sigillo di garanzia” di cui abbiamo accennato)
• svitare il tappo, applicare la tettarella sterile e scaldare la bottiglia nello scalda biberon a +37°C
• eliminare il latte eventualmente avanzato dopo la somministrazione
• lavare biberon e tettarella con detergente stoviglie e riconsegnarli alla famiglia che provvederà autonomamente alla sanificazione degli stessi.

Hai bisogno di assistenza per aggiornare il piano di autocontrollo e inserire le procedure di gestione del latte materno? Contattaci! 🙂

Roberta De Noia

Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.