Come gestire il congelamento di alimenti destinati a donazione. Vediamo come si devono comportare donatori e destinatari in caso di prodotti confezionati e di prodotti sfusi derivanti da eccedenze della ristorazione collettiva.
Congelamento di alimenti destinati a donazione
Congelamento di alimenti destinati a donazione
Il congelamento di alimenti destinati a donazione è un’operazione descritta tra i prerequisiti (PRP) nella Comunicazione della Commissione europea C 199/9 del 12.06.2020 relativa agli orientamenti sui sistemi di gestione per la sicurezza alimentare anche per le donazioni alimentari.
Nel precedente post abbiamo già trattato l’importanza di donare il cibo in totale sicurezza e abbiamo descritto gli adempimenti richiesti sia per i donatori sia per i destinatari.
Applicare il metodo HACCP è fondamentale nell’ambito dello svolgimento dell’attività aziendale dell’OSA, ma anche nella gestione delle eccedenze a fini di donazione. Vediamo in questo articolo come deve agire l’imprenditore sia in riferimento ai prodotti preconfezionati, sia in riferimento ai prodotti sfusi.
Nella predisposizione del piano di autocontrollo è essenziale riportare la procedura dettagliata della gestione degli alimenti che saranno poi destinati alla donazione.
Alimenti preconfezionati e alimenti sfusi
Il congelamento degli alimenti può essere condotto dal donatore ma anche dal destinatario delle preparazioni.
Alimenti preconfezionati: il congelamento di alimenti che riportano una data di scadenza, deve avvenire prima di tale data e ad una temperatura inferiore o uguale a -18°C.
Questo valore di temperatura viene mantenuto per l’intera durata delle attività di distribuzione dei prodotti.
Alimenti non preconfezionati: in caso di eccedenze provenienti da ristoranti e/o servizi di ristorazione collettiva non è richiesta l’indicazione della data di scadenza.
Il destinatario è informato sul tempo e sulle condizioni di conservazione di tali alimenti in modo da consentirgli di valutare l’idoneità al congelamento o al consumo.
Nel gestire il congelamento l’OSA si assicura di impiegare un’attrezzatura idonea al raffreddamento rapido (abbattitore) e di disporre di uno spazio idoneo allo stoccaggio di questi prodotti abbattuti da destinare a donazione.
Valgono le stesse considerazioni anche per i destinatari in merito alle modalità di raffreddamento e di immagazzinamento.
È essenziale considerare le specifiche disposizioni previste dal Reg. CE 853/04 in merito ai prodotti di origine animale e garantire la corretta informazione all’utente finale ai sensi del Reg. UE 1169/11.
Attività di sorveglianza e azioni correttive
Per quanto riguarda l’attività di sorveglianza, l’OSA (o il destinatario degli alimenti) si occupa del monitoraggio della temperatura al ricevimento.
Chi riceve gli alimenti si occupa anche di controllare:
- l’integrità della confezione,
- l’etichettatura (per i prodotti preimballati)
- le informazioni fornite sulla durabilità degli alimenti forniti
Cosa fare in caso di anomalia?
È previsto lo smaltimento degli alimenti se:
- la merce giunge a destinazione con la data di scadenza superata
- l’imballo è danneggiato
- l’etichettatura è inadeguata o non è ben leggibile
- la merce non viene stoccata nelle idonee condizioni nel più breve tempo possibile
- i prodotti si presentano non conformi da un punto di vista sensoriale.
Se vuoi saperne di più scrivici nei commenti! 🙂
Ricorda di utilizzare sempre buste o contenitori adatti al contatto con gli alimenti e al mantenimento a temperature uguali o inferiori a -18°C
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.