È stata pubblicata la nuova Comunicazione della Commissione europea che sostituisce quella del 2016. La Comunicazione è relativa all’attuazione dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, compresa la flessibilità per determinate aziende alimentari.
HACCP: comunicazione commissione UE 2022
HACCP: comunicazione commissione UE 2022
HACCP: comunicazione commissione UE 2022.
È del 16 settembre 2022 la nuova Comunicazione della Commissione UE che sostituisce quella del 2016.
Nella premessa la Commissione chiarisce la necessità di una revisione sulla base di alcune novità normative, l’aggiornamento della Revisione del Codex Alimentarius e la pubblicazione di una serie di pareri dell’EFSA pertinenti la materia dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare (FSMS: Food Safety Management System).
L’ultima Comunicazione della Commissione offre orientamenti pratici per quanto riguarda:
- la normativa pertinente, il legame tra GHP, i programmi di prerequisiti (PRP), i PRP operativi (PRPop) e le procedure basate sul sistema HACCP nel quadro di un FSMS (Food Safety Management System), la relazione con norme internazionali (ISO) e l’uso di manuali di corretta prassi igienica;
- l’applicazione delle GHP, compresa la flessibilità prevista dalla normativa UE per determinati stabilimenti del settore (allegato I);
- l’applicazione delle procedure basate sul sistema HACCP, compresa la flessibilità prevista dalla normativa UE per determinati stabilimenti del settore (allegato II);
- gli audit dell’FSMS (allegato III).
L’importanza della flessibilità in determinati contesti
Anche nella nuova Comunicazione viene ampiamente ripreso un concetto già riportato nella precedente comunicazione del 2016.
Ci riferiamo all’importanza della flessibilità nell’applicazione dei principi del sistema HACCP e nella predisposizione del manuale all’interno di microimprese.
Infatti, quando il consulente incaricato identifica dei CCP in una piccola realtà, complica notevolmente la vita all’OSA.
Ciò è dovuto al fatto che gestire un CCP comporta la definizione del limite critico, delle modalità di monitoraggio e di registrazione.
Per questo motivo l’OSA si ritrova a compilare moduli che potrebbe fare a meno di riempire.
Quello che conta nel caso di una microimpresa è l’applicazione dei programmi di prerequisiti (PRP) che, infatti, consentono di tenere sotto controllo i pericoli individuati in fase di analisi.
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.
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