Haccp: cos’è? Cosa significa nello specifico Haccp? Quale imprenditore è tenuto a conoscerne il significato? Scopriamolo assieme.
HACCP cos’è
HACCP cos’è: le origini
HACCP cos’è? Quanti miei clienti mi rivolgono questa domanda! Facciamo dunque un po’ di chiarezza sul tema, conosciamo un po’ questo acronimo e capiamo a cosa ci può servire un manuale HACCP.
Se lavori da tempo nel settore alimentare sono oltre 20 anni che senti parlare di HACCP e ormai hai ben chiaro cos’è l’acronimo HACCP. Se invece hai scelto da poco di lavorare nel settore alimentare, troverai utile avere qualche informazione sulle origini di questa “sigla” che spesso ti sarà capitato di leggere sulle vetrofanie dei negozi di alimenti.
Con il decreto legislativo 155/97 (abrogato definitivamente con l’entrata in vigore del D.Lgs. 193/07) è stata recepita in Italia una direttiva europea che prevedeva l’obbligo dell’applicazione del protocollo HACCP per tutti gli operatori del settore alimentare.
HACCP è un acronimo: Hazard Analysis Critical Control Points (analisi dei pericoli e dei punti di controllo critici). Si tratta di un metodo di controllo di processo. Passare da un approccio finalizzato al controllo del prodotto finito ad un approccio di natura preventiva ha rappresentato una grande innovazione rispetto al passato.
Il cuore della questione è: tengo monitorato l’intero processo con la finalità di ottenere prodotti sicuri, stabili, salubri per il consumatore finale.
La metodologia è stata introdotta in Europa nel 1993 e, come abbiamo visto, nel 1997 in Italia, ma fu ideata negli anni sessanta negli Stati Uniti con la finalità di fornire agli astronauti della NASA alimenti sicuri per non compromettere la buona riuscita delle missioni nello spazio,
L’haccp è un obbligo normativo
Ti ho spiegato brevemente che cos’è l’haccp. Ma veniamo a te. In qualità di operatore del settore alimentare, cosa devi fare? Il Reg. CE 852/04 prevede all’articolo 5 che gli operatori del settore alimentare (OSA) predispongano, attuino e mantengano una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema HACCP.
Tutti gli OSA, quindi, predispongono Il manuale HACCP.
L’imprenditore alimentare può:
- scegliere di redigere il documento in autonomia (a livello normativo, infatti, non è previsto alcun obbligo di firma da parte di professionisti iscritti ad albi professionali), oppure può
- scegliere di affidarsi a un tecnico specializzato che sia competente nel condurre una corretta valutazione del rischio e nella predisposizione della documentazione aziendale.
Un onere ma anche una risorsa
L’applicazione sensata del metodo HACCP è una risorsa nelle mani dell’operatore del settore.
Lo è proprio in virtù della sua finalità preventiva, nonostante a volte questo acronimo (spesso bistrattato e riportato in modo errato “HCCP”) venga associato a oneri inutili e perdite di tempo.
Imparare a conoscere i pericoli associati al tuo processo produttivo significa avere le chiavi fondamentali per lavorare bene. E questo vale sia sul piano della tutela del cliente, sia sul piano della tutela dell’immagine aziendale.
Vuoi saperne di più?
Non esitare a contattarmi. Sarò lieta di darti tutte le indicazioni e l’assistenza del caso per conoscere più da vicino il vasto mondo dell’Haccp e per lavorare in serenità rispettando gli adempimenti previsti dalla normativa vigente.
Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.